Daniele frequentava il quinto anno dell’ITIS G. Galilei sezione chimici, non molto fuori città, fra la tangenziale e la ferrovia. Era da considerare un “fuori corso” o nel gergo giovanile: un vecchio, ave-va usufruito del primo tentativo alla maturità e, a giudizio degli adulti, aveva fallito. Per lui non era un grande inconveniente, considerava la cosa come un’ulteriore maturazione, un motivo per appro-fondire alcuni temi scolastici e di vita e il primo giorno di scuola lo stava affrontando con serena in-coscienza. Quell’anno alcune modifiche normative, e lo scarso numero di allievi, avevano costretto l’anziano Preside, già sulla via del pensionamento, ad allestire la prima classe mista della sua storia: e non ne era soddisfatto. Daniele non lo aveva ancora scoperto e nemmeno gli importava, chattare di-stratto con il fonino, e quando fu chiamato il suo nome al primo appello, si sedette al solito banco senza prestare alcuna attenzione al suo vicino. Riposto il dispositivo silenziat...
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