Black Diamonds

Black Diamonds



Flash

Ho scritto parole importanti sulle nuvole,
mi sono piovute addosso inutili gocce di
tempo, senza bagnare le mie emozioni.
Ti ho visto ridere fra lampi diafani
nelle mie notti solitarie.
Ho sentito l’argilla tremare sotto
i piedi delle mie paure.
Il freddo soffio del dubbio ha sconvolto
le mie sicurezze.
Nel deserto dei miei desideri i tuoi
occhi hanno rubato la mia anima,
ho perso la luce della verità.
Le tue idee sono le mie,
io sono te o tu sei me.
Resto confuso vuoto e inutile.
Le unghie rigano il mio cuore
come lame e nel buio mi perdo.
La tua aria è la mia; la mia vita è
nella tua, chi sei per portarmi via,
perché hai scelto me.
Hope

Ho lanciato le mie frecce al sole
dolcissime sono piovute lacrime d’amore.
Anche i ciottoli del mare urlano
muti il tuo nome.
Nelle pieghe della mente perso e
sgualcito ho trovato amore, con
alito di speranza ho soffiato la
polvere del tempo.
Con occhi velati da dolci lacrime
guardo sorpreso nel buio il futuro.


Infinity


Trascinati nel vento gelido del passato i miei pensieri
stracciati e inutili sbattono feriti sul ghiaccio del niente.
Fermo alla finestra della vita li vedo scorrere:
un film a rallentatore e senza audio;
solo il cuore batte al ritmo del rimpianto.
Quanto sento, quanto rimane, quanto gli occhi vedranno
nel futuro, la mente sola farnetica visioni
che non potranno essere mai.
L’azzurro del cielo nel mare all’infinito si confonde,
ieri ed oggi è uno é tutto, domani nulla.
Il tempo avaro graffia la speranza, a brandelli si perde,
come i denti cade, e alla fine una breve luce, poi la fine.
Time
non so per quanto tempo ancora i miei piedi calpesteranno l’erba
non so per quanto tempo ancora i miei occhi vedranno la luce dell’alba
non so per quanto tempo ancora i miei polmoni respireranno il tuo profumo
non so per quanto tempo ancora la tua voce scalderà la mia vita
non so per quanto tempo ancora avrò il gusto delle tua labbra sulle mie
una sola cosa so, per il tempo che rimarrà resterai tu, l’unico amore!
Per il tempo che rimarrà ballerai ancora sul mio cuore.

Lastminute
Non seguo i sentieri del vento
non conto i minuti del tempo
sulla panca siedo stanco.
Nella notte un lampo, ricordi di un attimo
nei pugni stretti intensa felicità, in un ballo
passa la vita, un colpo allo stomaco e la
gioventù con opaco rumore passa.
Il banditore chiama il tuo numero
Fine!

Life
Da pugni stretti lenta scende la sabbia della vita,
lacrime di tempo fuggono lontano,
sull’erba umida piedi scalzi in silenzio camminano.
Piccole scintille, fiamme nella notte, speranze e passioni
perse sulle salite della vita, rotolano in torbide discese,
fiumi di inutili parole inondano di lercio fango l’anima.
In cunicoli e labirinti dimenticati ricordi, affastellati, decorano
inesistenti pareti di nuvole, trascinate dal vento triste dei rimpianti;
ed il ghiaccio di mille specchi riflette sul buio della solitudine.
Voci confuse di vite perse e trascorse rimbombano in echi di
valli sconosciute. Rupi e cascate di idee mai nate e mai morte.
Incontrollato disordine, trafitto da razionale precisione.
Solitaria clessidra pulsi il non senso di una vita alla fine.
Voices
Le porta il vento mute parole, rami spezzati nel silenzio.
Le porta il vento tristezze e dolori, cupi come nere nubi,
presagi nefasti attraversano la mente.
Esplodono nella testa razzi, e fuochi graffiano l’anima,
solchi d’amore rigano povero cuore sanguinante.
Luci di occhi abbaglianti non bastano ad illuminare la notte,
piccole lucciole nel buio vibrano per cercare morte.
Le porta il vento inutili nobili intenzioni.
La porta il vento torbida polvere di intrighi luridi e turpi.
Fermo, impassibile, all’orizzonte il sole palla di fuoco
brucia pallide passioni, pulsano emozioni nell’aria secca.
Le porta il vento giovani speranze, forti come illusioni,
deboli come sottili fili d’erba persi nel giardino del mondo
Connection
Digitano affusolate i tasti del mio terminale organico le tue dita.
Chimici connettori, vuote sinapsi idee distrutte,
in stupide autostrade di luce che disegnano il vuoto nella notte.
Solo il respiro, nel silenzio confuso muove debole l’anima
oltre il tempo, speranza di essere immortale.

Shade

Come pazzo, fermo, fisso le sbarre, protese verso il buio
come dita scheletriche sospendono il respiro.
La natura nel mio inverno é morta, sotto i piedi si
frangono sogni e scricchiolano foglie secche,
sottile e umida la nebbia confonde i sensi.
Attorno attesa: la notte aspetta ansiosa il sole,
arida la terra attende dolci lacrime di cielo,
infreddoliti passeri sui rami invocano primavera.
Io, solo, stretto nel lungo pastrano della speranza, ti aspetto.
Stanco come la morte passeggio fra vie strette e bassi portici,
veloce ed indifferente la gente sfiora il dolore.
Col tempo, immobile fra vecchi muri profumati di muschio,
manchi solo tu: graffio cattivo della felicità persa, unico
compagno il ricordo di te; dimenticarti, odiarti
Impossibile .

Yesterday

Fragili passi sul ghiaccio rompono il silenzio,
stringi forte la mano e fissa guardi negli occhi.
Piano il sole cola al tramonto, lente le foglie sfarfallano,
larghe falde di neve, nulla dietro e avanti a noi.
Vie e palazzi, folla e caos improvvisi svaniscono, amore
come anima dal corpo scivola e si confonde.
Acido il ricordo corrode speranze e futuro, sei entrata nella
mia vita silenziosa e chiudi piano la porta poi te ne vai.
E domani, vuoto e sbagliato, è già dietro le spalle.
Waiting
Quattro stracci, sulla panca della stazione, mossi da un piccolo
refolo attendono il treno della speranza. Piccolo inerte mucchio d’ossa
nel buio del giorno, in silenzio, scruta il tempo.

Con preciso ritardo vecchi vagoni sgangherati caricano poveri fardelli,
lenti riprendono il loro cammino incuranti dei passeggeri squassati dalla vita e dalle tristezze di una improvvisa inutilità.

Non fischia il capotreno, nessuno controlla improbabili biglietti,
le fermate le decide il Caso. Maligno il percorso sbanda, accelera,
rallenta, stanco il convoglio arranca.

Viaggio improvviso ed imprevisto, compagni noti e sconosciuti,
stretti nei ricordi sgualciti dal troppo uso. Spente parole, sibilano
da labbra chiuse, brividi di ghiaccio.

Eterni istanti, il soffio di un pensiero, cigola la porta, una panca
fredda e sporca attende il prossimo treno, nella stazione della paura
debole la luce della speranza illumina stracci ed ossa.
Moon
Dolce luna la fredda lama dei tuoi occhi taglia l’anima,
con le mani copro il viso, nella notte mormorano i ricordi.

Dolce luna le tue unghie graffiano feroci le mie certezze,
il tempo indifferente e muto scorre.

Dolce luna il tuo profumo sveglia la vita stanca, le tue mani frugano
nel cuore debole e molle.

Dolce luna balli nella mia testa.

Love
Come l’erba verde dei laghi.
Come l’erba verde di primavera.
Il tuo giorno felice corri nel tuo verde vestito.
Come statua, negli anelli del mio fumo, bevo piano l’attesa,
e farfalla sottile vola la camicia.
Come la sfida piccoli seni, dolci, puntano la vita, il profumo
amaro dell’addio già brucia sulle labbra.
I tuoi neri capelli al vento sulle spalle come onde di mare,
neri per la notte dei miei pensieri.
Freddo, nel cuore, scivola il dolore, triste e pallida
ancora sorridi, mute lacrime segnano un ricordo
già lontano.
Madness
Al dito legato un palloncino
felice come un bambino
guardo il cielo blu
e non ci sono più.
Vita fatata te ne sei andata
vita reale mi fai troppo male
guardo giù
e non torno più.
Felicità è un cappuccino alle tre del mattino.
Sunrise

S’alza il sole sul mare leggera la brezza muove l’onda tiepida,
umida come rugiada di primavera accarezzi la pelle.
Attorno il mondo, in silenzio, perde importanza, ai tuoi piedi la vita
non conta nulla, solo il rumore del mio amore.
Batte il mio cuore nell’ansia di fermare il tempo, l’oro del cielo ti
avvolge, senza te vagherei solo per le strade del mondo.
Potrà mai finire il nostro amore, perso nell’azzurro dei tuoi occhi,
ho legato i miei sogni alla mongolfiera dei ricordi, dolci le tue labbra
li soffiano lontano.
Future
Ho camminato a piedi nudi sull’erba di primavera,
ho respirato il profumo antico della terra,
i ricordi piano hanno invaso la mia gola secca.
In silenzio ho guardato lente le foglie cadere dagli alberi,
un sospiro di vento ha mosso i miei pensieri,
calmo ho alzato gli occhi al cielo, un raggio di sole ferisce la fronte.
Un passo dopo l’altro ho attraversato il bosco delle speranze,
mi sono perso a metà fra ieri e domani e non ho visto oggi,
dietro il mio futuro avanti il passato.
Confuso e solo nel mio sentiero ho calpestato scampoli di vita,
non era solo la mia, induriti dai calli i piedi spezzano
vecchi fragili rami con sordo frastuono di dolore.
Fredda e molle la pioggia scende senza bagnarmi, salata come
le lacrime si confonde con la paura, lo sguardo scende e vede
solo ciottoli appuntiti come rimorsi, dolorosi come rimpianti.
What
Cosa muove le mie idee, cosa muove le mie gambe,
chi riempie il vuoto dei giorni, gli occhi confusi e persi.
Guardo il sole, luce buia e trafitta, brividi di emozioni dimenticate
avvolgono freddo e dimenticato amore, solo nella mia soffitta.
Vento leggero dei ricordi, muto sospiro nella strada deserta
strisci piano e sollevi nostalgie passate senza ritorno.
Lento il velo delle ciglia nasconde paure mai viste, gelidi i piedi
sprofondano nel fango della vita, lontano futuro come lampi nella notte
Forte pulsa nelle tempie sangue e adrenalina, falena impazzita
sui fanali della strada, sbatti inerme ed inutile.
Cosa brucia nella mia testa, cosa paralizza le mie mani,
cosa ferma il mio domani, fissa e muta non rispondi.
Domande strane, corse folli, risposte stanche e vane
Cosa mi guarda e sulle spalle pesante si posa.
Cosa, cosa, passa, non si ferma, uno sberleffo spegni è fatta !!

Death
La mente posata sulle onde adagio dondola al tramonto,
piano la memoria come sfuocate immagini s’illumina all’ultimo raggio.
Un fotogramma dopo l’altro scorre negli occhi chiusi
un languido ricordo; dolci e umide le tue labbra sulle mie.
Il dito nella sabbia disegna parole mute ed inutili cuori, che l’acqua
insensibile cancella; in silenzio le mani in un volo di gabbiani si sfiorano.
Lampi improvvisi i sensi svegliano antiche memorie, il corpo immobile
stupito. Profumi d’orienti lontani muovono strane emozioni.
Freddo brivido il tuo soffio sulla pelle.
Heppy birtdey
L’alba del mio giorno
L’alba del mio giorno a piedi scalzi ho camminato
sulla soffice nebbia del fiume.
L’alba del mio giorno ho visto l’argento dei pioppi
spinto dal vento inchinarsi fino a terra.
L’alba del mio giorno le cicale cantano per me.
L’alba del mio giorno il sole urla nel silenzio il mio nome
L’alba del mio giorno le rondini volano felici sul cielo
L’alba del mio giorno silente mi hai aspettato
Dreams
L’estremo limite della vita appeso al sottile filo
dei sogni che scalzi sollevano la polvere del mondo

freddo lampo della solitudine negli occhi
il brivido sulla pelle non sveglia la mente

l’urlo nel vento trasporta e mescola
vecchi ricordi e nuove paure

dolore lento veleno attraversa il corpo
deserto dei sensi

piaghe e ferite invisibili tormentano l’anima
persa nell’orizzonte di un sole morto

la polvere del mondo copre e vela vita al limite
impiccato al sottile filo dei sogni
Solitude

L’urlo di fragili cristalli scoppia in questo deserto
Come secche radici le mani scavano nella terra
Stanchi rivoli d’acqua rigano piccole colline di sabbia
Stupefatto guardo vuoto ed inutile il domani
Con gli occhi chiusi cammino sospeso nel nulla
Luci ombre lampi e scoppi e piano l’anima scivola
La porta il tempo eterno senza fine un sospiro
Fino al limite del tramonto
Seduto sulla mia roccia immobile
Ho passeggiato sui ricordi, frammenti caleidoscopici
Di sbiadite foto incolori
Voci confuse di memoria senza più tempo futuro
Sospiro senza forza di volti traditi dal tempo
Al termine del tempo
Spengo la luce delle idee
Chiudo gli occhi al sole
E di colpo li cuore si ferma
Solo il tuo dito muove la mia anima stanca
Regret
Disteso sulle nuvole dei miei sogni
Con gli occhi rossi del sole
Piccole lacrime salate scorrono
Le mani nude al cielo rincorrono disegni persi nella mente
Sui fili d’erba nella steppa della mia vita ulula in silenzio
La nostalgia.
La luna sottile tramonta sui sogni e gli occhi spalancati
nel vuoto non vedono più nulla.
Leggera la nebbia scende sui ricordi e li
Avvolge umida e fredda immobile come un palo sulla
Strada illuminato dai fari delle automobili
Conto i minuti del tempo.
La sabbia scivola veloce fra le dita e gelidi
Lampi graffiano angoli di anima.
Volo radente di confusi ricordi sfiorano leggeri
Il sorriso di mille denti felici
Finally the dawn
Nella notte la paura
Terrore della voce del silenzio
È solo respiro leggero
Sogni e realtà confusione di immagini
Il tepore del corpo allungato nel riposo
Poi vuoto e silenzio rotto
Solo dal tremore del mio amore
E ancora dubbi certezze e tormenti
Ricordi e desideri
Cacciare i rimpianti in un sospiro leggero
Dormire ricordare o dimenticare
Solo nel buio della notte
Voci sussurri grida
Niente è solo la voce nel silenzio
Ora l’alba la luce il canto del gallo
La nebbia giorno nuovo speranza nuova
Paure e incertezze sul fare della sera.
Blades of light
Un sottile raggio di sole illumina il soffio leggero di una canzone.
Infinite particelle di polvere sospese nel silenzio della notte.
Lento viaggio nella memoria in un tempo che non c’è.
Nella buia stanza dei ricordi nessun silenzio è così rumoroso.
Il vuoto dei pensieri colma il caos di emozioni già spente.
Piccole luci danzano nel vuoto come lucciole della notte.
La pioggia sottile sulla cima del monte lava aguzze rocce
Lame di ghiaccio stracciano la carne le ossa nude mostrano tutto il dolore
Stones

Del tempo non resta poi tanto
le pietre pesanti come anni rotolano
innarrestabili al fiume.
Piccole isole di sabbia per attimi le fermano
Un pallido sole di inverno le illumina
Come ombre disperse nell’eterno
Cupo un’esile cespuglio
Fermo e stupito guarda
Ho scritto più volte il mio nome
Sulle tue ali di ghiaccio
Sola l’ombra della vita si scioglie
Come sabbia nella piccola clessidra
A denti stretti in un plastico sorriso
Trattieni l’ultimo sospiro
Cambia il tuo vento
Scade il tuo tempo
Visions

Dall’alto dei tuoi tacchi pettini la vita
in equilibrio sulla linea di confine
due lacrime di carbone rigano lente
piccoli solchi sporcando il cuore
triste scende la cenere sul deserto.
Corri in punta di piedi su miraggi infiniti
gli specchi della mente riflettono un sole
stanco di questo lungo tramonto.
Nell’ultimo scontro fra cielo e terra
urla nel buio sollevano dune di sabbia
in questa breve notte mille lacrime scendono dal cielo
illuminano in silenzio nuovi sentieri
passi sottili risuonano su antichi sassi
si spengono uno per volta in un saluto
i fiori oltre la collina

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